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IL SINDACO DI GINOSA SCRIVE A VENDOLA E AGLI ASSESSORI BARBANENTE E MINERVINI PER IL CROLLO IN VIA MATRICE

17.02.2014 13:28

Il Sindaco della Città di Ginosa, Dott. Vito De palma, nell’ambito delle attività finalizzate alla risoluzione delle molteplici criticità connesse agli eventi post alluvionali e franosi nel centro storico, ha inviato all’On. Niki Vendola, Presidente della Regione Puglia, alla Dott.ssa Angela Barbanente, assessore all’Assetto del Territorio e Beni Culturali della Regione Puglia, ed al Dott. Guglielmo Minervini, assessore alla Protezione Civile della Regione Puglia, un invito dal seguente tenore:
“Il territorio di Ginosa, com’è noto, è stato gravemente ferito dal susseguirsi di eventi calamitosi che hanno reso inaccessibile la massima parte del centro storico della città.
In particolare, l’alluvione del 7 e 8 ottobre 2013 ha deturpato la gravina, descritta in uno scritto del 1581 di Angelo Rocca, segretario generale dell'Ordine degli Agostiniani, quale insediamento «abitato in grotte … di tanto bellissimo artificio fatte che danno ai reguardanti gran meraviglia».
Le successive piogge del dicembre 2013 hanno notevolmente aggravato lo stato di devastazione del territorio, determinando in tal guisa una situazione di oggettivo pericolo di crollo. Ciò ha imposto l’adozione dei necessari provvedimenti interdittivi del traffico veicolare e pedonale nella zona di via Matrice.
Purtroppo, il recente 21 gennaio, una frana improvvisa ha causato nella zona tra via Matrice e via Corbezzoli il crollo di una serie di edifici, già prudenzialmente resi inabitati ed inaccessibili dai suddetti provvedimenti interdittivi.
Gli immediati rilievi sul territorio, effettuati dai tecnici del Corpo dei Vigili del Fuoco hanno evidenziato che lungo il fianco della Gravina sussistono ulteriori criticità, che hanno reso necessario un significativo ampliamento dell’area di interdizione che giunge ora a ricomprendere, tra i numerosi edifici di interesse storico interdetti per motivi di dubbia stabilità, anche il pregevole Castello normanno, arroccato su una rupe che sovrasta i due villaggi rupestri di Rivolta e Casale e citato per la prima volta nello Statuto di riparazione dei castelli fatto redigere da Federico II di Svevia nel secondo quarto del XIII secolo.
In relazione a quanto sopra descritto, sono pervenute molteplici notizie inerenti lo stanziamento di fondi finalizzati alla immediata messa in sicurezza della indicata area storica e del Castello normanno, al fine di prevenire sicura rovina che verrebbe a manifestarsi in assenza di celeri, indifferibili e strutturali azioni conservative.
Il complesso problema ora determinatosi riconosce molteplici valenze, tra le quali, quella geomorfologica, ingegneristica ed architettonica, associate a drammatici risvolti:
- culturali, a causa del violento oltraggio che gli elementi hanno inferto alla memoria storica della Città;
- sociali, in seguito al drammatico sradicamento di numerose famiglie dalle loro antiche case patriarcali;
- economici, per la turpe privazione dei luoghi di consolidato richiamo turistico che la Città ha dovuto suo malgrado subire.
Per tali motivi ed al fine di poter meglio illustrare a codesto Ente regionale l’esatta dimensione del problema sopra rappresentato Vi invito a voler compiere una visita ufficiale in Ginosa, durante la quale poter rilevare nei luoghi interessati l’esatta gravità degli argomenti trattati”.

FONTE GRUPPO FACEBOOK: AMMINISTRAZIONE DE PALMA