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Italicum, la proposta dei cuperliani Fassina: "Renzi pretende servilismo"

23.01.2014 19:05

Stop alle liste bloccate, alzare la soglia del premio di maggioranza,abbassare quella dell'8% per le forze non in coalizione e alternare la presenza di un uomo o di una donna nella lista. Queste sono le modiche che il Pd in minoranza ha messo a punto nella riunione e che deciderà ora di tradurre in emandamenti presentati dal PD.

Il dibattito all'interno del partito resta sempre molto acceso. Fassina esprime un giudizio non lusinghiero su Renzi:"Il nuovo segretario ha messo in moto riforme fondamentali per l'Italia, ma è accompagnata con un'intolleranza inaccettabile verso le posizioni diverse dalla sua. Chi guida il partito non può pretendere soltanto opportunismo,conformismo e servilismo".

 Per l'ex ministro dell'economia, Renzi mostra disprezzo per chiunque lo critichi. E' arrivato ad attaccare il presidente del partito non sul merito del suo dissenso,ma irridendolo su scelte che sono state fatte in passato. Cuperlo ha fatto molto bene a lasciare il suo incarico.

Sul fatto che alla direzione del PD la minoranza si sia astenuta e non abbia votato contro la proposta di riforma della legge elettorale, Fassina giustifica la decisione con la necessità di segnalare, appunto,"che condividiamo la necessità di cambiare il titolo V della Costituzione e di superare questo bicameralismo, ma non quella di lasciare alle segreterie dei partiti la scelta dei parlamentari. Le tanto evocate primarie non bastano a sanare la violazione della sovranità popolare. Glielo dice uno che a Roma è stato il più votato. E poi le leggi elettorali vanno pensate anche per chi le primarie non le farà mai".